Dalla Provenza al Piemonte

Dalla Provenza al Piemonte

Sin della metà del XV secolo, i pastori della grande transumanza lasciavano di primavere le pianure inaridite della Provenza per «fare la strada» (far la Routo, in occitano) e raggiungere, via il Colle della Maddalena, i pascoli estivi della valle della Stura, alla ricerca di nuovi alpeggi resi necessari a causa dell’aumento della dimensione delle greggi.

Nei migliori anni, circa 50 – 60.000 pecore venute dalle pianure della Crau e della Camargue frequentavano le montagne dell’attuale Piemonte.

La grande transumanza ha instaurato legami immutabili tra questi territori. Infatti, numerosi allevatori installati oggi in Provenza sono originari delle valli occitane del Piemonte, ed in particolare della valle della Stura.

Pastori piemontesi in Provenza

Il gran numero di cognomi piemontesi degli allevatori della Bassa Provenza dimostra l’esistenza di questo fenomeno. Molti giovani delle valli occitane del Piemonte italiano hanno lasciato il proprio villaggio alla ricerca di avventura e lavoro. I loro nonni o i loro padri facevano conoscere le loro capacità a condurre le greggi e curare le pecore, nonché la loro conoscenza della montagna al fine di farli assumere come pastore.

Molti di loro eccelsero e seppero acquisire il proprio gregge e diventarono gli allevatori i cui nomi, Andreis, Balbis, Belliardo, Giavelli, Porracchia, Solda, Tellène e tanti altri hanno onorato la professione di allevatore ovino transumante in Provenza.

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