Scoprire il patrimonio pastorale

I paesaggi del pastoralismo


La Camargue, la Crau, le Alpilles, la Sainte-Victoire, l’altopiano di Valensole, le valli dell’Ubaye o della Stura sono tra i maggiori siti naturali degni di nota delle regioni Provenza-Alpi-Costa Azzurra e Piemonte.

Sappiamo abbastanza che la qualità dei loro paesaggi è dovuta all’attività che li modella e li tramanda da millenni: l’allevamento?

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Da millenni, dalla pianura alla montagna, il pascolo delle greggi ha creato, curato, migliorato e modellato paesaggi aperti. Tali pratiche favoriscono la biodiversità vegetale e animale. Sono ormai ampiamente riconosciute, in particolare nei dispositivi di misure agro-ambientali, nei quali gli allevatori della regione sono estremamente coinvolti sin dalla loro creazione.

Nelle zone montane, il pascolo favorisce la pratica delle vacanze ricreative durante l’estate e l’inverno, limitando i rischi di valanghe grazie al mantenimento di un’erba rasa.

Nei massicci boschivi del littorale, l’attività pastorale permette la manutenzione delle barriere tagliafuoco, limita i cespugli, riduce i costi della frantumazione meccanica sostenuti dai contribuenti e previene gli incendi. Ciò spiega perché coloro che esercitano una tale attività sono, da oltre una ventina di anni, i preziosi partner dei servizi forestali e degli enti locali, in particolare nell’attuazione dei grandi lavori di sistemazione delle zone silvopastorali.

Nei dintorni della città, le greggi mantengono e assicurano la manutenzione di numerose zone verdi e agricole. Questi spazi rappresentano spesso i «polmoni verdi» dei comuni, nonché elementi paesaggistici apprezzati dalla maggiore parte dei cittadini.

Tenuto conto di queste sfide ambientali e paesaggistiche, i territori pastorali sono ormai molto spesso integrati in spazi naturali protetti. L’itinerario la Routo permette di scoprire i paesaggi pastorali del Parco nazionale del Mercantour, dei Parchi naturali regionali della Camargue, delle Alpilles e del Verdon, della Riserva geologica dell’Alta Provenza e di quella delle steppe semi-aride della Crau, nonché dei cosiddetti siti «degni di nota» (Grande Sito Sainte-Victoire).

Questi paesaggi agropastorali sono ampiamente rappresentativi della grande diversità dei paesaggi mediterranei: praterie salate della Camargue, steppe della Crau, garighe del massiccio delle Alpilles o della Sainte-Victoire, percorsi prealpini, prati da sfalcio, alpeggi dell’Ubaye o della Stura… Fanno parte del patrimonio paesaggistico comune al Mediterraneo.

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